AISDO

FINALITA’ di AISDO

AISDO ONLUS “Anna Maria Tognazzi”, Associazione italiana per lo studio e il sostegno del disagio della donna, si propone di operare tramite progetti volti alla ricerca scientifica per la rilevazione delle cause del disagio, attraverso interventi di prevenzione, sostegno e apertura di sportelli gratuiti per le utenti, insieme al lavoro di rete con altre associazioni che operano sul territorio, in relazione alle tematiche che riguardano o ruotano intorno alla donna.

ATTIVITA’ di AISDO

1) Progetto Prendersi cura di chi si prende cura con Fondazione Istituto Andrea Devoto, Societa’ della Salute, Regione Toscana , rivolto ai caregivers, badanti, familiari, che assistono malati cronici, con particolare riferimento al disagio femminile.

2) Progetto educazionale Mind the Head con l’ Universita’ degli Studi di Firenze , Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi , Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus e Associazione Alesia 2007 Onlus, progetto rivolto agli adolescenti

3) Attivita' di Sportello psicologico per il disagio femminile

4) Attivita' di Sportello legale per il disagio femminile

5) Collaborazione con Associazione Alesia 2007 Onlus e Donne in Cammino, nell’ambito della prevenzione del Disagio nell’Adolescente

6) Collaborazione con Associazione Trisomia 21 Onlus : sportello per madri, sportello perfiglie-figli con Sindrome di Down, e attivita' educazionale

7) Attivita'relativa alla studio e all’analisi di questionari per comprendere maggiormente e supportare il disagio di :

A ) madri di figli affetti da patologie : Progetto “ Prendersi cura di una Madre”

B) donne immigrate nella fase della menopausa.

C) donne col disagio della menopausa dopo un tumore

Il Percorso “Prendersi cura di chi si prende cura” si propone di offrire momenti di confronto e sostegno tra i caregiver che talvolta si trovano soli nel loro percorso di assistenza alla persona non autosufficiente. Il percorso è destinato sia a caregiver sia ad assistenti familiari italiani o stranieri (badanti).

Il progetto prevede una prima parte di percorso formativo dove i caregi- ver possano riflettere sul loro operato e lavorare sulle proprie capacità, competenze, bisogni inespressi e risorse. La modalità didattica sarà quella delle “Life Skills Education”, metodo che permette la scoperta e l’esercitazione delle proprie abilità di vita attraverso un percorso esperenziale. La seconda parte del percorso prevede, per chi vorrà aderire, l’attivazione di un gruppo per l’apertura di un “Circolo di cura” per caregiver.